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Channel: Ocasapiens » algoritmi

Rassegna stampa - procrastinata, cont.

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Houston, we have a white guy problem.

Sull'Economist esce un articolo sull'irrazionalità degli investitori che tendono a soffrire di "effetto endowment". Meglio lasciar decidere ai programmi informatici? Forse, ma sono meno accurati dei giudici di San Francisco nel prevedere quale imputato non si darà alla macchia se viene liberato su cauzione. No, se confermano i pregiudizi più frequenti durante il data-mining, per esempio quello della polizia di Chicago che individua i potenziali omicidi con armi da fuoco, dice sempre l'Economist poche pagine dopo.

Gli algoritmi farebbero da veggenti come nel film Minority report?  Accid... Controllo. La ricerca mostra proprio che se la polizia fa da sé, è peggio. Mentre ero su ArXiv,  ho cercato nei paper sugli algoritmi di machine learning che rinforzano gli stereotipi discriminatori e sessisti. Mi sono sembrati interessanti, e anche spiritosi

Ce ne sono altri nel numero speciale di Science, Technology & Human Values, quello di Kate Crawford (Microsoft) in particolare.

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Un IbeC chiede del satellite cinese che usa fotoni entangled per le telecomunicazioni crittografate: è stato lanciato il 16 agosto, ma le riviste scientifiche ne parlavano da parecchio.

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Sul supp. culturale del Sole-24 Ore di oggi, esce la versione breve di Roald Hoffmann e Davide Proserpio del saggio per Angewandte Chemie sull'etica della citazione. Nel saggio originale, c'è la struttura di due allotropi di carbonio che illustrano l'argomentazione, nella versione breve no. Peccato, erano suggestive. Non essenziali però, solo un esempio fra le tante citazioni del lavoro già fatto che sono omesse per rivendicare una priorità, facendo perdere tempo alla comunità scientifica e soldi a chi ne finanzia le ricerche, ma non il copia-incolla... o l'incapacità di usare internet.

C'è anche una recensione dell'oca a Nessuno mi troverà, il film di Egidio Eronico su Ettore Majorana, versione in DVD. Se l'avete visto, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate.

Cont.


Bedankt, Nederland

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Trump Watch, cont. Ieri accennavo alla "global gag rule" (la regola del bavaglio globale), uno dei molti divieti di informare che il Potus sta imponendo in questi giorni, e non solo negli USA. Scriveva ieri la BBC 

But on Monday, the president signed an executive order - known as the global gag rule - which takes that a step further, prohibiting organisations that receive US family planning assistance from using non-US funding to provide abortion services, information, counselling or referrals.

Lo avevano fatto anche Reagan e Bush Jr. Però mercoledì

Lilianne Ploumen, a Dutch minister [per il commercio estero e la cooperazione allo sviluppo], said [che il governo neerlandese] would set up "a well-financed fund" to allow other governments, businesses and charities to donate. The Netherlands would do everything in its power to help women "remain in control of their own bodies", she said.

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Negli USA, i media indipendenti resistono alla censura imposta da Trump alle agenzie federali. Da Media Matters

On January 24, two anonymous sources at the Environmental Protection Agency (EPA) told Reuters that the Trump administration had instructed EPA officials to remove the data-heavy climate change page from the agency’s website, and that the page could be taken down as soon as the following day. A public backlash quickly ensued, and the Trump administration at least temporarily backed away from its plan to shut down the website on January 25, as E&E News reported.

(Fra le informazioni che andavano cancellate, c'erano quelle sul mercurio nell'acqua.)

Telefonate e tweet agli eletti federali e statali sono servite. Nella sua conferenza stampa quotidiana però, Sean "la Voce del Padrone" Spicer non ha risposto alle domande dei giornalisti in merito, aveva altri "fatti alternativi" da propalare. Quindi

Associated Press science writer Seth Borenstein reminded government scientists and officials that they can “securely and confidentially” send tips and documents to the AP via its SecureDrop serviceThe Washington Post also ran through its version of SecureDrop in a January 25 article titled, “Here’s how to leak government documents to The Post.”

Salvo "classificazione", i documenti del governo sono pubblici per legge.

Meanwhile, the staff at InsideClimate News (ICN) provided whistleblowers with a list of do’s and don’ts for revealing internal documents and information to ICN without compromising themselves.

I ricercatori hanno reagito al divieto e alla censura degli account federali con account privati collettivi, come Rogue NASA, Alt National Parks Service ecc., ne trovate altri qui.  Anche Sarcastic Rover resiste. Ma gli scienziati che presentano i propri risultati alla National Conference and Global Forum on Science, Policy, and the Environment non parlano con la stampa.

Prima sono venuti a prendere i giornalisti...

*

A proposito di fatti non alternativi, Decan Butler scrive su Nature:

The world’s premier centre for health metrics — the science of measuring and analysing global health problems, and how they relate to healthcare and biomedical research funding — will receive a US$279-million cash injection from the Bill & Melinda Gates Foundation.

The University of Washington’s Institute for Health Metrics and Evaluation (IHME) in Seattle, also home town to the Gates Foundation, announced the funding boost on 25 January.

Non è l'unica iniziativa del genere, c'è anche Data for Health, finanziata con 100 milioni da Bloomberg Philantropies. Ah, se ci fossero più dati e fossero affidabili..., lamentano tutti.

Già, garbage in  garbage out. Se ne preoccupa anche l'etnografo Aaron Shapiro a proposito della detenzione di massa, un altro problema degli Stati Uniti:

Criminologists, crime analysts and police leaders are excited about the possibilities for experimentation using predictive analytics. Surveillance technologies and algorithms could test and improve police tactics or reduce officer abuses. But civil-rights and social-justice groups condemn both models. Offender-based predictions exacerbate racial biases in the criminal justice system and undermine the principle of presumed innocence. Equating locations with criminality amplifies problematic policing patterns.

Tema affine in un paper - in libera lettura - di Dražen Prelec del MIT et al. Un loro algoritmo "corregge" gli errori commessi dalla "saggezza della folla" se ai partecipanti si chiede la risposta a una domanda e delle due risposte possibili quale sarebbe la più diffusa (più "popolare"). Dall'abstract

Here we propose the following alternative to a democratic vote: select the answer that is more popular than people predict. We show that this principle yields the best answer under reasonable assumptions about voter behaviour, while the standard ‘most popular’ or ‘most confident’ principles fail under exactly those same assumptions.
Like traditional voting, the principle accepts unique problems,  such as panel decisions about scientific or artistic merit, and legal or historical disputes. The potential application domain is thus broader than that covered by machine learning and psychometric methods, which require data across multiple questions.

Erin Ross riassume così il paradosso:

Nella maggior parte dei casi, le risposte che superavano le aspettative erano quelle corrette.

*

Angela Falciatore e Antonio Fortunato della Sorbona-CNRS, Maria Ferrante e Remo Sanges della Stazione Anton Dohrn di Napoli, e decine di altri analizzano il genoma della Fragilariopsis cylindrus e raccontano come circa un quarto degli alleli sia evoluto perché la diatomea possa prosperare nell'Oceano Meridionale

These divergent alleles were differentially expressed across environmental conditions, including darkness, low iron, freezing, elevated temperature and increased CO2.

Rispetto alle altre diatomee, è un po' bruttina ma l'articolo è bello e pure in open access, complimenti e grazie.

Statcheck

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Fonte

Sul Guardian, Stephen Burany racconta com'è nato Statcheck, un'arma nella "guerra high tech contro la scienza" come dice il titolo, in realtà un algoritmo controverso per identificare abusi del valore p negli articoli scientifici:

The man behind all this controversy was a 25-year-old Dutch scientist named Chris Hartgerink, based at Tilburg University’s Meta-Research Center, which studies bias and error in science. Statcheck was the brainchild of Hartgerink’s colleague Michèle Nuijten, who had used the program to conduct a 2015 study that demonstrated that about half of all papers in psychology journals contained a statistical error. Nuijten’s study was written up in Nature as a valuable contribution to the growing literature acknowledging bias and error in science – but she had not published an inventory of the specific errors it had detected, or the authors who had committed them.

The real flashpoint came months later,when Hartgerink modified Statcheck with some code of his own devising, which catalogued the individual errors and posted them online – sparking uproar across the scientific community.

Interessanti anche i commenti sotto.

Statcheck è controverso anche perché produce troppi falsi positivi, come dimostra l'aneddoto introduttivo di Burany, forse perché è stato tarato su pubblicazioni di psicologia, una disciplina che ha avuto parecchi casi clamorosi di dati truccati o inventati. Mi son fatta l'idea (rudimentale) che fosse un po' rudimentale, e come dicevo in settembre, può darsi che i 50 mila articoli "problematici" scoperti da Hartgerink su 700 mila, usciti tra il 1985 e il 2013 sulle 8 riviste più serie, non siano così tremendi. Non trovo sorprendente invece che 1 su 8 contenga una "inconsistency" statistica, ma sarà un mio pregiudizio.

***

Non so se il nuovo mensile Nature Human Behaviour usa il "pacchetto" Statcheck, Fa parte delle quattro riviste multidisciplinari lanciata quest'anno da Nature, con

Il primo numero è a sua volta un manifesto delle ambizioni editoriali.

Nelle recensioni di ricerche pubblicate altrove, segnalo quella di Adam Yeeles:

Kelly D. Martin from Colorado State University and colleagues from the University of Washington provide evidence to suggest that customers' vulnerability worries, rather than general privacy concerns, lead to adverse business outcomes, such as customers falsifying information, spreading negative opinions about the firm, and switching behaviour. In a series of experimental and observational studies informed by gossip theory, the authors show that mere access to data can lead to feelings of violation and reduction in trust. A more extreme violation via a data breach hurts the performance of both the breached firm and competitors through spillover effects. Notably, the analyses also indicate that negative outcomes are suppressed by data use transparency and allowing customers control over their own data.

Non ho accesso al paper, peccato. Mi sarebbe piaciuto vedere la bibliografia sulla teoria del pettegolezzo, a parte quella evoluzionista di Robin Dunbar.

***

Nature Ecology & Evolution - le altre devo ancora guardarle - esce all'inizio del mese, quindi ha già due numeri. In quello di gennaio, pieno di cose interessanti, segnalo almeno Moran e Kanemoto: mappano dove sono più consumate le specie animali e vegetali a rischio. "l'impronta globale degli Stati Uniti", quello minore e concentrato in Africa dei paesi europei e quello del Giappone.

In quello di febbraio che lode i pipistrelli, l'editore mantiene la promessa di pubblicare risultati negativi con un paper - care socie e cari soci del Drosophila melanogaster's Genetics & Neuroscience F.C. - sui cambiamenti della proteina ADH che al contrario di quanto sostenuto finora non migliorano la fitness della nostra amata moscerina né la sua capacità di resistere all'ubriacatura.

Ci sono anche articoli di advocacy in favore della biodiversità, delle soluzioni "verde-azzurre" ecc. che faranno digrignare i denti all'anti-ambientalista Scott Pruitt e al resto del governo Trump...

Le riviste escono solo in digitale, i primi numeri sono in open access per tutto l'anno, dopo bisogna essere abbonati. Conviene approfittarne.

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Donald "Jesus Christ" Trump

Come previsto, il consigliere per l'educazione superiore (college e università) scelto dal Potus è Jerry Falwell Jr., un evangelista devotamente omofobo e razzista, presidente e co-proprietario della Liberty, un'università che spaccia lauree in "scienze creazioniste", versione Terra Giovane (circa 6000 anni):

Falwell was one of Trump’s earliest and most outspoken Religious Right supporters. He appeared in Trump campaign adshosted the business mogul at Liberty, sang his praises—even going so far as to compare him to Jesus Christ and suggest that God called on him to run for president—and joined Trump in leveling harsh attacks against Muslims, telling students that “if more good people had concealed-carry permits, then we could end those Muslims before they walked in.”

Quanto alla candidata segretaria all'educazione, oltre a plagi e conflitti d'interesse ha investimenti in Neurocore.

Stranamente, Kenneth Haapala - SEPP e  Heartland Big Oil&Col Institute - che era incaricato di trovare per la NOAA, nel mirino da anni, direttori altrettanto corrotti, sembra esser stato rimandato a casa.

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Su Die Zeit, Volker Ullrich ricorda oggi ai tedeschi com'è iniziata la dittatura nazista:

Few sensed what Hitler’s appointment as chancellor actually meant, and many reacted to the event with shocking indifference... This, despite the fact that Hitler had plainly explained in "Mein Kampf" and countless speeches before 1933 what he wanted to do once in power: to abolish the democratic "system" of Weimar Germany, to "eradicate" Marxism (by which he meant both social democracy and communism) and to "remove" the Jews from Germany...

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Oh dear, preaching  fact-free "effective science comunication" while doing it wrong... again.

Google e le fake news: "It's complicated..."

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I satelliti Sentinel dell'ESA sono straordinari! Mi ripeto, lo so, ma questa è l'immagine della concentrazione di SO2 registrata da Sentinel-5P (quello lanciato un mese e mezzo fa che monitora l'inquinamento atmosferico non solo da gas, ma anche da aerosol come questi solfati o anidride solforosa, quelli delle piogge acide) sopra il vulcano Agung e dintorni il 27 novembre. Per ora le emissioni sono un po' rallentate, ma la sismicità no.

(E questa non è splendida? Mostra l'inquinamento da biossido d'azoto ieri sopra l'Europa, sul nord Italia in particolare:

Ecco perché ci bruciano gli occhi quando andiamo in bici per Milano, signore mie...)

In Italia non mi sembra che l'eruzione del vulcano Agung e, potenzialmente, l'effetto raffreddante dei suoi solfati, abbia provocato molte bufale sul clima. Nei media anglosassoni più scadenti ne sono uscite di tutti i colori, con conseguenti deliri sui blog negaioli.

Alcuni dei ricercatori intervistati e/o travisati e un paio di twittanti legati al turismo balinese lo hanno segnalato a Danny Sullivan, "Google's public liaison for search", perché il motore di ricerca mette le fake news in cima ai risultati per "Agung", nonostante il potente algoritmo che doveva declassarle.

Fra le testate inaffidabili, i soliti Daily Bufala e i bigoloisti di Wutt secondo i quali  "lo scienziato della Nasa", cioè Chris Colose, ha previsto che l'Agung sta per precipitare la Terra in un'era glaciale e conseguente estinzione di massa. Nella realtà Colose aveva spiegato che

Most eruptions do not have a meaningful climate impact, and so the risks associated with the eruption are limited to the nearby population. For climate, the big thing to pay attention isn't the ash but the sulfur emissions.

(C'è una proiezione di Zeke Hausfather su Carbon Brief).

Cortese ed efficiente, Sullivan ha ringraziato per il "feedback":

Many people have reviewed it. I've checked back on it myself several times. And I totally understand the concern about sensationalist or inaccurate headlines. But. It's complicated...

Certo che è complicato, o mica Google faceva ricerca in intelligenza artificiale. Però vista la strage causata dall'eruzione del 1963, rimandare in priorità alle fonti ufficiali e scientifiche, per un algoritmo "do no evil" dovrebbe essere il minimo.

***

Sull'effetto letale delle fake news, raccomando il post di Beatrice Mautino per la giornata dell'AIDS ripreso da Query, e i commenti - altrettanto letali se venissero creduti - che compaiono sotto.

Sulla demo dell'E-Cat QX a Stoccolma è calato un silenzio stampa mondiale. In una settimana non è uscito neanche un com. stampa della Leonardo su un sito a pagamento. Su Reddit c'è un piagnisteo mondo di ogni commento, ma la trascrizione di questo scambio dovrebbe divertire i patoscettici:

Arc discharge at the surface of QX reactor and discussion of Rossi with Levi and Lewan reveals, there is quite high AC voltage..

[Lewan] Perché son rosse? Lì va bene, sì?

[Rossi] Le maniglie hanno una funzione che non… (?) non posso dire … hanno una funzione.

[Lewan] È inserito qualcosa lì dentro al… tubo… points with finger at E-Cat

[Rossi] silently to Lewan non toccare…

[Levi] Sì… sono i contatti del… exchanges looks with annoyed Rossi

[Lewan] Sì…?

[Levi] Certo, no…? Referring to Rossi È abbastanza evidente a che cosa ti servano: per serrare le capsule dentro.

[Rossi] annoyed Va bene, allora… d'accordo.

[Levi] Eh, cioè… e c'è una tensione tale per cui lì dove c'è il contatto si forma un arco.

[Rossi] mumbles something, visibly irritated

D'altronde a parte Levi e Hoïstad, non si era scomodato nessun tifoso della FuF. Pare che gli unici investitori fossero quelli di Hydro Fusion presenti "in massa" sebbene siano in tre, forse venuti con i rinforzi per chiedere indietro i danè.

Più venerdì nero di così...

Ass. giust.

Torno martedì sera.

Immigrazione

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Oggi Selina Brace e molti altri genetisti hanno messo su biorXiv il preprint del paper annunciato durante l'inaugurazione della mostra al Natural History Museum, adesso è chiaro che la storia non riguarda solo Cheddar Man.

In realtà, hanno sequenziato il genoma di sei "britannici" del Mesolitico e di sedici del Neolitico, e li hanno aggiunti ai 51 genomi del Neolitico già pubblicati. Un bel data-set che permette di identificare un "ricambio" tra le popolazioni locali di circa 10 mila anni fa e quelle immigrate tra 6 e 4,5 mila anni fa.

Le seconde si sono sparse da sud a nord, concentrandosi nel sud-est (attorno a Londra, come oggi!), e nel nord della Scozia stando agli scheletri trovati finora. Dall'abstract:

We find genetic affinity between British and Iberian Neolithic populations indicating that British Neolithic people derived much of their ancestry from Anatolian farmers who originally followed the Mediterranean route of dispersal and likely entered Britain from northwestern mainland Europe.

Tradotto: nel Neolitico, i britannici erano più simili agli iberici discendenti dagli immigrati arrivati dall'Anatolia per una via lunga e tortuosa che agli immigrati che si erano fermati nell'Europa del centro-nord, circa mille anni prima. L'agricoltura è arrivata ogni volta insieme a loro, confermando che si è diffusa insieme a chi la padroneggiava. Come nel resto d'Europa, in Gran Bretagna cacciatori-raccoglitori e agricoltori hanno avuto poca discendenza comune.

Due genomi sono di "alta qualità": il più antico, quello di Cheddar Man, un cacciatore-raccoglitore del Mesolitico, e quello di un agricoltore (farmer) del Neolitico. Entrambi erano intolleranti al lattosio (altra conferma, rif. Giorgio Bertorelle  et al.), il primo aveva gli occhi chiari, e la pelle e i capelli scuri, il secondo i capelli e gli occhi scuri, e la pelle più chiara.

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Genetisti immigrati

Ne parlano molti giornali, il Guardian meglio di altri mi sembra.

Ieri all'assemblea dell'AAAS, Pablo Ross dell'UC-Davis ha presentato i primi risultati del trasferimento di cellule staminali umane in embrioni di pecora, usando anche la tecnica Crispr-Cas9 per "redigerne il genoma". Con il suo gruppo di latinos ha ottenuto risultati migliori che negli esperimenti fatti con i maiali (1 cellula "umana" su 10 mila invece di 100 mila), ma ancora molto lontani da quelli necessari per poter trapiantare negli esseri umani l'organo "chimerico" prelevato da una pecora.

Uno dei problemi è che gli embrioni chimerici impiantanti nella pecora portatrice vanno rimossi e uccisi  quando hanno meno di tre settimane, e nessuna si sa cosa succeda dopo.

Ross è anche riuscito a coltivare staminali embrionali bovine per un anno senza che si differenzino.

***

Eunice Foote, finalmente riconosciuta.

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Schadenfreude del lunedì

L'AAAS ha dato a Michael Mann il premio "Public Engagement with Science" per i suoi

tireless efforts to communicate the science of climate change to the media, public and policymakers.

facendo venire una crisi isterica a Roger Pielke Jr, il politologo che per quanto riguarda gli impatti dei cambiamenti climatici vorrebbe esser noto come un "honest broker". Crisi condivisa da "brokers" ancora meno onesti.

Toutes proportions gardées, un commento di CimPy ha fatto venire una crisi isterica al dott. Passerini

Questo post deve aver colpito proprio nel segno: è persino risorto dall’Ade il troll Cimpy a insultarmi di brutto!!! :D :D :D
Ok, abbiamo appurato che Cimpy è un troll stipendiato dai Dem... un demente insomma!!! :D :D :

Complimenti per il risultato, CimPy, ma come l'ha ottenuto?

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"Intelligenza" Artificiale 

L'algoritmo di FaceBook non rimuove solo la copertina di Lettera al mio giudice, ma anche la scheda del Bafometto

perché a quanto pare non sarebbe un libro ma un non meglio precisato "articolo di potenziamento sessuale".

Al posto dell'Aldephi chiederei una precisazione a Luca Colombo, direttore di Facebook-Italia, da mettere sulla fascetta.

Jim "Cassandra" Hansen et al.

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Risultati immagini per RealClimate

Oliver Milman del Guardian  ha intervistato Hansen che sta finendo di scrivere "Sophie's Planet", un libro in cui se la prende con tutti i governanti, a partire da Obama che

“failed miserably” on climate change and oversaw policies that were “late, ineffectual and partisan”

Semmai le sue proiezioni del 1981 sottostimavano un po' il riscaldamento globale. La sua frustrazione si capisce, ma anche il giudizio di Naomi Oreskes:

“Poor Jim Hansen. He’s a tragic hero,” said Naomi Oreskes, a Harvard academic who studies the history of science. “The Cassandra aspect of his life is that he’s cursed to understand and diagnose what’s going on but unable to persuade people to do something about it. We are all raised to believe knowledge is power but Hansen proves the untruth of that slogan. Power is power.”

*

Nella RD del Congo, gli sforzi per contenere l'epidemia di Ebola sono ancora insufficienti, come previsto da MSF, e la vaccinazione procede a rilento. Invece quelli per censire e sequenziare i virus emergenti sono tanti, costosi e utili, sì, ma non prioritari, scrivevano Edward Holmes et al. su Nature la settimana scorsa, in un articolo da far girare nelle Ong: 

We urge those working on infectious disease to focus funds and efforts on a much simpler and more cost-effective way to mitigate outbreaks — proactive, real-time surveillance of human populations.

Un'ovvietà, ma si scontra con governi che non investono in un sistema sanitario capillare, spesso ostacolano i propri ricercatori, per non parlare delle Ong locali e internazionali che cercano di supplire. In alcuni stati dell'India e province della Nigeria per esempio, si scontra anche con amministratori che assumono raccomandati, incompetenti, fautori di pratiche tradizionali ecc.

*

Sara Reardon fa un buon riassunto dell'esperimento clinico organizzato dal National Institute on Alcohol Abuse and Alcoholism  per verificare che bere con moderazione giova al cuore. Inficiato da megaconflitti d'interesse, è stato sospeso dal capo degli NIH Francis Collins sei mesi dopo che la stampa aveva fatto scoppiare lo scandalo e finalmente cancellato venerdì scorso:

The agency's decision, announced on 15 June, came shortly after an NIH advisory council voted unanimously to end the trial. An agency investigation had found that NIH staff and outside researchers acted inappropriately by soliciting industry funding and biasing the grant-review process to favour specific scientists.

*

Lies, damned lies and..., passim

L'Economist parla degli algoritmi che controllano la validità delle statistiche nei paper, anche se i dati grezzi non sono pubblicati dagli autori. Per ora, il più bello - matematicamente parlando - si chiama Corvids per "Complete Recovery of Values in Diophantine Systems", di Sean Wilder et al. I redattori possono usarlo e segnalare i problemi agli autori, prima di mandare il paper ai revisori.

Ma a volte Corvids ci mette parecchie ore a produrre gli istogrammi in 3D che rivelano i buchi e i trucchi. In alternativa c'è Sprite, per Sample  Parameter Reconstruction via Iterative Techniques, di James Heathers  - e altri sono in prova.

Le statistiche abborracciate sono un problema diffuso, conclude l'Economist, e con Corvids, Sprite e programmi simili

the trustworthiness of scientific papers will take a step up

L'affidabilità di articoli non scientifici pure, secondo me.

***

Su Wired, con l'aiuto di specialisti Anna Rita Longo smentisce le bufale sulla Xylella, pubblicate da Pietro Perrino sul Fatto Q. Da non perdere, il giudizio su Perrino di Gian Paolo Accotto, direttore dell’Istituto per la protezione sostenibile delle piante del Cnr:

una persona che non è competente in materia

Le domande del Cicap al Fatto Q.

avete qualche prova che l'inquinamento produca "frequenze vibrazionali distruttive" e soprattutto che i prodotti Bio Aksxter e Gold Manna (a proposito, chi li produce?) "disinquinino" queste frequenze?

non hanno ricevuto risposte. Per sapere "chi li produce", rif. l'oca s. ieri.

"Il fallo quotidiano" di Roberto Defez è a pagamento. Defez è bravissimo, ma fa un po' ridere che critichi il Fatto Q. su un Foglio creazionista, globalcoolista ecc.

Sul Perrino-pensiero riguardante la fisica quantistica e le "frequenze vibrazionali", raccomando il parere di Stefano Marcellini, estratto

Il mio lavoro quotidiano è fare esperimenti su fenomeni quantistici. E quindi, su questa ultima frase del Prof. Perrino, posso affermare con assoluta certezza che si tratta di una colossale puttanata. Una di quelle cose che non stanno né in cielo né in terra. Un'accozzaglia di frasi prive di senso, di affermazioni non definite, per le quali la meccanica quantistica non c'entra nulla.

***

Archiviate dalla Procura di Palermo le inchieste contro le Ong Golfo Azzurro e SeaWatch: "nessun legame con i trafficanti libici". Non solo mancano i "profili di reato", ma le Ong hanno applicato le leggi:

«Secondo quanto previsto dalla Convenzione SAR siglata ad Amburgo nel 1979, le operazioni SAR di soccorso non si esauriscono nel mero recupero in mare dei migranti, ma devono completarsi e concludersi con lo sbarco in un luogo sicuro: secondo la risoluzione 1821 dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa la nozione di luogo sicuro comprende necessariamente il rispetto dei diritti fondamentali delle persone soccorse», scrivono i magistrati. 

Economia politica delle migrazioni

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Su Nature, Amy Maxmen recensisce il paper - uscito ieri su Science Advances quindi in open access - di Hyppolite d'Albis, Ekhrane Boubtane e Dramane Coulibaly del CNRS, sull'impatto economico di rifugiati e migranti arrivati dal 1985 al 2015 in Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Islanda, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Spagna, Svezia, Portogallo e Regno Unito.

Utilizzano un primo modello macro-economico ad autoregressioni vettoriali (ital?) di tipo panel, per metterci i soliti indici annuali: demografia, Pil a testa, spesa pubblica, gettito fiscale ecc. Nel secondo aggiungono i flussi migratori nello stesso periodo. Dalle differenze stimano gli effetti sulle finanze pubbliche in base alle politiche riguardanti l'immigrazione e le richieste d'asilo. Sto semplificando di brutto, comunque confermano il "consenso":

Our estimates indicate that these shocks [aumenti dell'1% del flusso migratorio] have positive effects on European economies: They significantly increase per capita GDP, reduce unemployment, and improve the balance of public finances; the additional public expenditures, which is usually referred to as the “refugee burden,” is more than outweighed by the increase in tax revenues. The effect of a shock on the net flow of migrants is positive from the year of that shock and remains significant for at least 2 years. An inflow of asylum seekers takes longer to significantly affect the economy; in particular, significant positive effects on GDP are observed from 3 to 7 years after this shock. 

Non è una novità. I richiedenti asilo non hanno quasi mai il diritto di lavorare, non pagano né tasse né contributi, quindi il loro costo è maggiore dello stimolo per l'economia e l'occupazione rappresentato dalla spesa pubblica per assisterli nei paesi in cui fanno la richiesta e in quello, quasi sempre diverso, nel quale sono arrivati e dove vengono rimandati se la richiesta è respinta...

Si può discutere delle procedure matematiche scelte da H. d'Albis et al., ovviamente, ma il vantaggio è che il modello non ha bisogno di una teoria economica sottostante (per d'Albis dev'esser stato un sacrificio!), tipo un mercato ottimale del lavoro, piramide ottimale delle età ecc..

In bibliografia ci sono paper dissenzienti, ma per quei pochi che ho letto, non saprei come paragonare i risultati. Assunti teorici, periodi, variabili e indici sono diversi.

Secondo me, sarebbe interessante applicare lo stesso modello su scala ridotta, un paese, una regione o una città, introducendo altre variabili. Per es. tasso di corruzione, evasione, lavoro nero, precariato... O l'effetto sull'economia locale della distribuzione di contanti o carte di credito prepagate direttamente ai richiedenti asilo rispetto allo stesso ammontare versato a enti pubblici o privati che "gestiscono l'accoglienza".

Amy Maxmen lascia l'ultima parola all'economista Michael Clemens del Center for Global Development, che ha fatto la post-peer review

At a time when immigration policies are heated and in flux in the United States and Europe, studies such as this can help politicians to assess the consequences of their actions. “If you slash immigration for cultural or security reasons, you will pay an economic price,” says Clemens. 

Com. stampa in francese.

Mi sembra da far girare nelle Ong anche l'articolo di Rachel Courtland, "Bias detective: the researchers striving to make algorithms fair". Ci aggiungerei i dipendenti di Google che rifiutano di sviluppare l'IA di armi, e quelli di Microsoft che rifiutano di aiutare il governo Trump a perseguitare i richiedenti asilo.

L'O's digest di Nature cont. dopo.

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Risultati immagini per rimmel oca sapiens

La gloria! (h/t mazzetta et al.)

Enzo Pennetta, il cattofundy neocreazionista FuFista globalcoolista - omissis - che misura la temperatura in delta O18, si vanta su twitter di una sua intervista su La Verità. Titolo e sottotitolo

La Rai ripari i danni che ha causato con lo spot pro cannabis di Saviano

"Le droghe leggere hanno effetti pesanti, farebbero male a tanti giovani e non al narcotraffico". Indignato per il comizio a scuola dello scrittore, il biologo di "Critica Scientifica" offre la sua controlezione.

A lui fa effetti pesanti solo pensarci. Da esperto di neuroscienze produce questa ciliegia (1)

“L’uso di Thc presente nella cannabis - spiega - danneggia la corteccia cerebrale provocando una diminuzione dei valori dei quozienti di intelligenza misurati con i test, come evidenziato da uno studio pubblicato sulla rivista ufficiale della United States National Academy of Sciences”.

e da esperto di economia da questa perla

Pennetta osserva che “la cannabis legale avrebbe costi di produzione più alti per via dell’obbligo del rispetto delle norme sanitarie e per l’onere della tassazione, la cannabis illegale resterebbe quindi più economica, oltre che a più alto contenuto di principio attivo, e le mafie continuerebbero a guadagnare”.

[...] Il tweet di Pennetta per chiedere alla Rai una contro lezione per ora è caduto nel vuoto. 

Non proprio:

Ahahah, il farmacista bufalaro, in tv potrebbe giusto fare lo spot della mozzarella.

Stesso successo oggi:

Tu stai alla scienza quanto de ceglie al calcio.

Per i twitterati che rischiano di confondere La Verità con la verità, radioprozac precisa che Penny non ha mai fatto il biologo in vita sua: insegnava scienze naturali alla scuola del Cristo Re.

Il baciapile che ha tanto a cuore la sorte dei giovani, twitta anche oscenità come queste

Nel momento in cui la guardia costiera approda con 500 a bordo è difficile capire che il problema sono i traffici delle ONG e non i salvataggi?

(1) Puro cherry-picking. Fra le centinaia di studi pubblicati sui PNAS:

*

A proposito di vantarsi, nel Parco delle Bufale la custode riassume il più grande esperimento per confermare la tossicità degli Ogm e del glifosato Monsanto e si dice pronta a vendersi alla Bayer "per poco". Nel senso di poco meno della Monsanto...

Titolo acchiappaclick

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Tess Meuleman e Kitty Bloemenkamp, assistite da otto colleghi e colleghe. hanno pubblicato "Oral sex is associated with reduced incidence of recurrent miscarriage" sul Journal of Reproductive Immunology, un altro motivo per boicottare Elsevier.

In italiano:

  • Un team di ricerca dei Paesi Bassi coordinato da scienziati dell’Università di Leida ha dimostrato che il sesso orale potrebbe proteggere le donne dal rischio di aborti spontanei ricorrenti.

Complimenti per il condizionale, peccato lo "scienziati" al posto di "scienziate" (h/t M-C, D.B. e S.A. via Leonid Schneider).

L'associazione è plausibile, l'esposizione orale o vaginale allo sperma paterno magari blocca la reazione immunitaria materna contro gli antigeni paterni del feto - una fra le molte cause possibili di un aborto.

In realtà, il team ha "dimostrato" una correlazione molto debole ("CI 0.25-0.97") e che i benedetti valori p sono al limite della significatività statistica. La protezione probabile nel 50% dei casi scompare una volta stimate oltre metà delle risposte (51,7%) sul comportamento sessuale che mancavano nei questionari raccolti ("CI 0.36-1.24").

"In conclusione", scrivono Tess Meuleman et al.

  • questo studio suggerisce un possibile ruolo protettivo del sesso orale nell'incidenza di aborti ricorrenti in una proporzione dei casi. 

Meno acchiappaclick del titolo e altrettanto ingannevole. A differenza del gruppo di controllo con ogni gravidanza portata a termine, oltre metà del gruppo "studiato" ha tra 31 e 39 anni. Lo studio si limita a "suggerire" che superata una certa età, gli aborti spontanei aumentano - un fatto noto da millenni...

Kathy Lindemann ha raccolto altri strafalcioni e lo stupore di alcune ricercatrici nel vedere che un simile pattume aveva superato la peer-review. Sconsiglio di leggere i commenti sotto la critica di Alex Berezov.

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Piove sul bagnato. Gretchen Vogel di Science spiega perché è contestata la conclusione del paper uscito nel 2017 su PLoS Biology, secondo la quale un algoritmo che analizzava il flusso sanguigno nel cervello di pazienti locked-in consentiva di capire se rispondevano con un sì o con un no a una domanda. La critica di metodo pubblicata l'altro ieri su PLoS Biology è l'ultima di una serie, rif. anche la risposta, e l'università di Tubinga dove lavorano i principali autori ha in corso un'indagine sugli aspetti etici dell'esperimento.

*

Nella giornata dell'acqua fresca, medici, odontoiatri e veterinari omeopatici reclutano clienti per Guna, Boiron et al. con la una prima visita gratuita.

Dopo generose donazioni del governo cinese per circa un decennio, l'Organizzazione mondiale della sanità ha deciso di includere nel prossimo International Statistical Classification of Diseases and Related Health Problems (ICD) rimedi tradizionali grazie ai quali a metà Novecento i cinesi avevano la stessa aspettativa di vita (46 anni) degli italiani un secolo prima.

Scientific American fa presente che il mandato dell'OMS sarebbe di stabilire norme e standard per le cure mediche e di esplicitare "opzioni etiche e basate sull'evidenza" per le politiche sanitarie. L'evidenza finora suggerisce che quando non fa danni l'agopuntura  ha solo un effetto placebo e che gli intrugli tradizionali sono pericolosi.

Rif. per esempio i risultati delle analisi sui rimedi prescritti a 404 pazienti, fatte da ricercatori di Hong Kong e uscite due anni fa sul British Journal of Clinical Pharmacology:

  • A total of 404 cases involving the use of 487 adulterated pCMs or health products with a total of 1234 adulterants were identified. The adulterants consisted of approved drugs, banned drugs, drug analogues and animal thyroid tissue. The six most common categories of adulterants detected were nonsteroidal anti-inflammatory drugs (17.7%), anorectics (15.3%), corticosteroids (13.8%), diuretics and laxatives (11.4%), oral antidiabetic agents (10.0%) and erectile dysfunction drugs (6.0%). Sibutramine was the most common adulterant (n = 155). The reported sources of these illicit products included over-the-counter drug stores, the internet and Chinese medicine practitioners. A significant proportion of patients (65.1%) had adverse effects attributable to these illicit products, including 14 severe and two fatal cases. Psychosis, iatrogenic Cushing syndrome and hypoglycaemia were the three most frequently encountered adverse effects.

Per non parlare degli ingredienti inefficaci ma più redditizi estratti da specie animali in via di estinzione, e di un'amministrazione pubblica restia a reprimere le frodi e le contraffazioni.

D'altronde, finché il mercato internazionale tira...

***

The Strumion. And on. And on.

Alessandro Strumia ha trovato un difensore, segnala Philipp Ball, in un articolo colto, intelligente, ironico:

  • Other of Strumia’s assertions are sheer facepalm stuff. “It’s not as if they build walls to keep out the women [from physics],” he said, trowel in hand. 

( scrive sempre benissimo, ma negli articoli su Prospect ha più spazio che su Nature), spiega quanto siano ottuse e offensive le bufale ripetute dal bullo a un credulone del Sunday Times. 

  • All the same, it is somewhat heartening that Strumia’s claims have found so little traction among scientists. Of course, some will agree with him that this merely shows how science, like the rest of academia, is irredeemably “woke”—that, as Strumia claims, “it is about excessive political correctness.” He joins the list of columnists and commentators who fulminate regularly to a huge audience about how “there are ideas that are wrong but nobody is allowed to say it.” 

Ai tempi di Richard Feynman, nessuno protestava, la misoginia allait de soi.

***

Prima foto

Degli articoli sulle Astrophysical Journal Letters di oggi, questo principalmente, di come per dieci giorni limpidissimi del 2017 un complotto tra 8 radiotelescopi e oltre 200 ricercatori ha catturato l'immagine (le radiazioni emesse da un alone di gas, in realtà, detto "anello di fuoco" fuori dall'orizzonte degli eventi) del buco nero super-massiccio, largo 5 miliardi e rotti di km e dalla massa di circa 6.6 miliardi volte quella del Sole, nel centro della galassia M87 a 55 milioni di anni-luce da qui, nell'ammasso della Vergine... fine dei complementi di spazio e tempo... si parla a radiopop verso le 18 30 (credo).

Il prossimo a essere fotografato sarà Sagittarius A* un buchino dalla massa appena 4 milioni di volte quella del Sole, nel centro della Via Lattea.

Immagine, video e com. stampa ESO; idem INFN.


"La Terra brucia?"

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Se lo chiede l'Agenzia spaziale europea dove sembrano un po' preoccupati dai dati della missione Copernicus Sentinel-3, mappati nell'Atlante mondiale degli incendi. Nell'agosto 2019,

  • La missione ne ha registrati  79 000 rispetto a poco più di 16 000 nello stesso periodo dell'anno scorso. [...] Il 49% degli incendi  è stato rilevato in Asia, circa il 28% in Sud America, il 16% in Africa, e il resto in Nord America, Europa e Oceania. 

Tanto per sembrare insistente... A quelli che contano sulla riforestazione per risolvere la crisi climatica, suggerisco di confrontare la mappa degli incendi con quelle delle risorse idriche e della "superficie disponibile" per piantare alberi.

Cover-boy

A questo proposito, oggi su Science c'è un lungo articolo di Gabriel Popkin intitolato "Growing Pains - Ecologist Thomas Crowther is having a bumpy rise to prominence". Riecheggia in parte quello di Nature del 20 settembre, con in più le reazioni di Crowther - e del suo gruppo quand'era all'ETH di Zurigo - alle critiche pubblicate una settimana fa.

Popkin ne ha raccolte altre, e anche qualche difesa. In breve: il giovane è brillante  sa cogliere le domande alle quali vorremmo una risposta quantificata, è capace di generare "discussioni significative" in particolare sulle foreste. Però è un tantino arrogante, si fida più dei suoi algoritmi che delle misure sul campo, e cerca troppo l'attenzione dei media.

Nel senso che paga un'agenzia di pubbliche relazioni per procurarsela:

  • Stando all'agenzia assunta da Crowther per promuovere [il paper sugli alberi] le testate anglofone gli hanno consacrato 700 articoli. 

Di suo, Crowther aveva lanciato il paper all'ETH con

  • un messaggio che si addice al corporate Zeitgeist. Le aziende si stanno accorgendo delle minacce del cambiamento climatico e desiderose di sostenere soluzioni come piantare alberi. Hanno abbracciato Crowther, e reclutato in comitati di consulenza...

scrive Popkin. Racconta anche la genesi della nuova mappa di Crowther e innumerevoli altri: "la distribuzione globale della diversità dei lombrichi" che esce oggi su Science con foto di lombrichi grassi e lucidi in copertina. Quanti articoli avrà sulle testate anglofone? Sarà adatto allo Zeitgeist aziendale?

Dallo Zeitgeist alla Wirklichkeit

Oggi molti quotidiani italiani spiegano finalmente perché la Terra brucia. Riprendendo le notizie date principalmente dal Guardian (motivo in più per sostenerlo anche con pochi euro/anno; il Financial Times e l'Economist pubblicano inchieste e analisi approfondite, ma sono riservate agli abbonati)

  • il rapporto di quattro Ong sui 251 milioni di euro spesi da BP, Shell, Chevron, ExxonMobil e Total negli ultimi otto anni per impedire che la UE stabilisca limiti alle emissioni di gas serra. Non è obbligatorio dichiarare la spesa per il lobbying, il totale è ignoto.
  • il processo contro ExxonMobil - uno dei tanti - a New York dov'è accusata di aver disinformato investitori e azionisti sui rischi che il cambiamento climatico fa correre ai suoi profitti. Commento stamattina a Radio popolare "è come processare Al Capone perché aver evaso le tasse";
  • lo scambio alla Camera statunitense tra Alexandria Ocasio-Cortez e il fisico Martin Hoffert che nel 1982, con tre scienziati della Exxon, aveva stimato correttamente la concentrazione di CO2 atmosferica (415 ppm) e l'aumento di  1 °C della temperatura che avrebbe prodotto nel 2019. "Eravamo scienziati eccellenti," commenta Hoffert con un sorriso ironico.

Mi sembra di aver già copiato qui il loro grafico, rieccolo:

Risultati immagini per Exxon climate change graph

Eccellenti senz'altro, ma la concentrazione dipende dal consumo di tutti i combustibili fossili. Dallo sviluppo economico insomma. Prima dell'industrializzazione in Cina dal 1989 in poi, nessuno era in grado di prevederlo. Colpo di fortuna?

Con questa attualità, sono uscite interviste e interventi di Naomi Oreskes, che due anni fa aveva "valutato" assieme a Geoffreu Supran, la comunicazione di ExxonMobil sui cambiamenti climatici. Furente, la BigOil aveva accusato gli autori di aver truccato i dati e in generale di aver preso Roma per toma (parafrasi).

Non bastava a discreditare la pubblicazione peer-reviewed di Supran & Oreskes, quindi aveva incaricato Kimberly Neuendorf di dimostrarlo analizzando il contento del paper con una ricerca altrettanto scientifica. La ricerca della Neuendorf non è ancora riuscita a superare una peer-review e nonostante fosse utile per i processi in corso, ExxonMobil ha preferito non comprarne la pubblicazione da uno spennapolli.

*

Colpa degli algoritmi, cont.

Ogni tanto cito ricerche che identificano i pregiudizi sociali incorporati negli algoritmi usati dalla polizia, dalla magistratura, da aziende private o amministrazioni pubbliche. Dall'abstract di "Dissecting racial bias in an algorithm used to manage the health of populations"

  • I pregiudizi avvengono perché l'algoritmo usa i costi sanitari come dato vicario per i bisogni sanitari. Meno denaro viene speso per i pazienti neri che hanno lo stesso livello di bisogno e l'algoritmo ne conclude a torto che sono più sani dei pazienti bianchi ugualmente malati... 

A torto? L'algoritmo è usato da un ospedale universitario per prevedere la spesa delle cure per "malattie ad alto rischio", ma pare che sia rappresentativo di quelli usati dalle assicurazioni che rimborsano queste cure per milioni di pazienti.

La gestione sanitaria della popolazione statunitense è deliberatamente organizzata per far spendere molto in assicurazione e in terapie a chi può permettersele: i bianchi ricchi. D'altronde la prevenzione non rende, non prevede degenze o interventi rimborsabili. Perché gli assicuratori dovrebbero volere una conclusione diversa?

Anche l'etica degli informatici che vendono questi programmi suscita qualche domanda...

No data, no policy

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Lynne Peeples ha aggiornato la rassegna delle ricerche sul razzismo e la violenza della polizia statunitense, e come limitarli, che aveva pubblicato il 4 settembre scorso. Viste da qui - e da molti altri paesi - sembrano tante, ma i ricercatori spiegano che sono soprattutto descrittive. Mancano "i dati e la scienza" che consentirebbero di valutare l'efficacia delle misure di contenimento, e perfino di identificare le cause della violenza poliziesca.

Per esempio, "soltanto" il 30% degli omicidi commessi da poliziotti avvengono nelle metropoli e, per ogni 100 omicidi, il tasso di quelli commessi nelle piccole città è molto più alto. (Dove un 2-8% di abitanti eleggono lo sceriffo?)

Eppure verrebbe da pensare che "la gente si conosce", che per i poliziotti sarebbe normale avere quei "rapporti con la comunità locale" di cui parlava Elinor Ostrom (sociologa, e prima donna a ricevere il Nobel per l'economia...) nei suoi paper sulla polizia...

E' previsto che i poliziotti americani imparino a intessere quei rapporti nei corsi delle Police Academies sul "law enforcement". Poi c'è il lavoro di assistenza sociale per il quale non sono formati e che dovrebbero svolgere dopo i tagli alla sanità pubblica iniziati con Reagan, in parte mitigati da Obama con l'Affordable Care Act - almeno negli stati non governati da repubblicani - poi aggravati da Trump con provvedimenti contro i quali alcuni stati hanno fatto ricorso nei tribunali.

  • "Per quanto riguarda le strategie, le tattiche e gli interventi più efficaci per uscirne, operiamo alla cieca," dice Robin Engel che dirige il Center for Police Research and Policy a Cincinnati, Ohio.

Esiste un centro simile in Italia?

Fra le ricerche mancanti - aggiungo io - ci sono quelle sulle vittime di armi da fuoco, vietate per legge agli enti che ricevono fondi federali. Per dire, quanto sarebbe efficace togliere alla polizia l'equipaggiamento militare fuori uso che le viene venduto dal Pentagono, e ai civili le armi che comprano legalmente e illegalmente?

Poi ci sono quelle sul razzismo giudiziario oltre che poliziesco, sempre più assistito da algoritmi di sorveglianza e predittivi che riproducono i pregiudizi esistenti.

Sempre su NatureDavide Castelvecchi parla delle reazioni all'appello firmato da oltre 1400 matematic* in cui chiedono alla propria comunità di "boicottare la collaborazione con la polizia", mandato la settimana scorsa alle Notices of the American Mathematical Society.

Fanno l'esempio della società PredPol Inc.

  • fornisce alla polizia il software che suggerisce località in cui un delitto avverrà probabilmente in qualunque giorno, basato sulle statistiche dei delitti precedenti. [...]  Uno studio del 2015 pubblicato nel Journal of the American Statistical Association, di cui i fondatori della società erano co-autori, riguardava due città che usavano quel software predittivo e mostrava che il software prevedeva il luogo dei delitti meglio di un analista umano. 

Fra gli autori-investitori, c'era Andrea Bertozzi dell'università della California a Los Angeles

  • Per questo motivo, alcuni matematici si sono preoccupati - i.e. avevano protestato - quando ai primi di giugno è stato annunciato che lei era stata invitata a tenere l'Emmy Noether Lecture in gennaio 2021, un evento prestigioso sponsorizzato dall'American Mathematical Society e dall'Association for Women in Mathematics (AWM)... 

Proprio mentre iniziavano le proteste per l'omicidio di George Floyd, complimenti per il tempismo.

  • “I suggested to the AWM to cancel the talk, rather than generate division in the math community right now,” [Andrea Bertozzi] says. “I have empathy towards people who are hurting.”

La lecture è stata cancellata, infatti, ma altre società californiane avevano già capito che l'empatia non basta.

***

A proposito di statistica, un preprint "model free" e insolitamente breve su arXiv trova una correlazione tra l'imposizione di un lockdown in USA e otto paesi europei di cui l'Italia, e il picco della curva dei "casi" di covid-19 venti giorni dopo,

  • indipendentemente da quando il lockdown è stato effettivamente applicato. Siccome il numero dei casi al momento del lockdown (i.e. lo stadio di sviluppo dell'epidemia) varia da paese a paese, questo è già notevole.

All'apparenza, dopo il lockdown le nuove infezioni diventano "trascurabili" e muoiono solo le persone già infette. Lo confermerebbe il paragone con la Svezia, senza lockdown e con una coda "grassa" e oscillante della curva.

Gli autori ammettono che è soltanto un confronto e che non tiene conto delle numerosi variabili locali ecc. Ma insistono

  • Anche se una correlazione non dimostra una causalità, la qualità del crollo della curva [dei 9 paesi] e l'analisi complementare proposta da altri autori fornisce una forte evidenza di un effetto positivo dei lockdown nel limitare il numero delle fatalità.

Vista l'assenza di dati sulla percentuale e la tipologia della popolazione infetta, non mi sembra un'evidenza così "forte". Per esempio, in Inghilterra, USA e in tutta l'America in realtà, fra i "giovani" (20-65 anni) la mortalità è molto più elevata che nei paesi europei...

Cf. Tamino per gli USA





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